Il collaboratore di una agenzia investigativa, durante l’attività di antitaccheggio, è da paragonare alla guardia giurata?
Non in molti conoscono la differenza tra l’attività investigativa in ambito commerciale e l’attività della vigilanza privata.
La prima, infatti, allo stato attuale della normativa viene intesa come raccolta di informazioni, tramite l’attività di osservazione, finalizzata alla individuazione delle cause che determinano ammanchi. Lo scopo di questa attività, che è svolta dal collaboratore di una agenzia investigativa, è quella di poter suggerire, al direttore di un’attività commerciale e comunque a chi si avvale dell’attività investigativa in ambito commerciale, strategie o tecniche o modalità di gestione per evitare degli ammanchi di denaro.
Diversamente, l’attività della vigilanza privata che viene svolta dalle guardie giurate è quella di impedire in modo diretto oppure indiretto (cioè chiedendo l’intervento delle forze di pubblica sicurezza oppure del direttore del centro…) i furti.
Da questa differenza discendono diverse conseguenze tra cui quella che comporta per la guardia giurata l’obbligo di intervenire per impedire un furto e per il collaboratore investigativo l’obbligo di non intervenire per impedire il furto ma di osservare suggerire modalità di intervento per evitare la realizzazione del reato.
Quindi, mentre la guardia giurata potrà effettuare dei fermi a carico delle persone che hanno occultato la merce, magari sotto gli abiti, nel momento del suo superamento delle casse; non così potrà fare il collaboratore investigativo.
Tratto da: http://www.avvsamanthamendicino.it/la-attivita-di-antitaccheggio-della-agenzia-investigativa/